CAMPANIA: NUOVA LEGGE SUL RADON
Con la pubblicazione della Legge Regione Campania n. 13-2019 sul Bollettino Regionale n. 40 del 16 Luglio 2019, la Regione Campania si dota di uno strumento che anticipa il recepimento della Direttiva Euratom 59/2013 ponendo il limite di soglia a 300 Bq/mc e 200 Bq/mc per le nuove costruzioni.
Al di là delle considerazioni pure necessarie sulla protezione dei lavoratori e sulla mancata attuazione della Direttiva Europea scaduta da più di un anno, la Legge Regionale Campania è un passo realmente importante perchè, dai dati in ns. possesso, il valore medio della Regione è quasi 6 volte quello nazionale.
Il valore medio italiano del radon indoor è infatti 70 Bq/mc a fronte del valore medio Regionale di circa 400 Bq/mc. Il dato sopra evidenziato si riferisce alle misure eseguite da noi direttamente o da ns. clienti negli ultimi 10 anni; si tratta in totale di 13559 rilievi eseguiti nelle 5 province come risulta più chiaro dal grafico seguente.
Gli esercenti di attività aperte al Pubblico, devono quindi provvedere, ai sensi della nuova Legge, entro e non oltre novanta giorni dalla data di entrata in vigore (16/07/2019), ad avviare le misurazioni sul livello di concentrazione di attività del gas radon da svolgere su base annuale mediante due integrazioni semestrali.La Legge Regionale 8 Luglio 2019 n.13 “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso”, prescrive la misura di radon, su tutto il territorio regionale, per tutti i luoghi accessibili al pubblico e per gli edifici strategici tra cui quelli destinati all’istruzione.
Per gli edifici strategici di cui al D.M. 14.01.2008 e destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare i 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva e/o attiva .
Per gli interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli sopra specificati, e aperti al pubblico, con esclusione dei residenziali e dei vani tecnici isolati al servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare i 300 Bq/mc, misurato con strumentazione passiva e/o attiva.
La misura può essere effettuata con strumentazione passiva tramite rivelatori a tracce nucleari del tipo Radonalpha-C CR-39. Per procedere al monitoraggio, sarà necessario estrarre i dispositivi dal plico di spedizione e posizionarli ad una altezza compresa fra circa 1 e 3 metri, in un’area lontana dalle fonti di calore e di ricambio d’aria.
La misura verrà determinata come valore medio di concentrazione su un periodo annuale suddiviso in due semestri primaverile-estivo e autunnale-invernale.
Al termine delle attività di misura dovrà essere predisposta una relazione tecnica da inviare entro un mese dalla conclusione del rilevamento al comune interessato.
In caso di mancata trasmissione del Rapporto di Misura entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge Regionale, il Comune provvede a intimare con ordinanza la trasmissione delle misurazioni svolte, concedendo un termine non superiore a trenta giorni, la cui eventuale e infruttuosa scadenza comporta la sospensione per dettato di legge della certificazione di agibilità.