La misura periodica delle emissioni prescritta dalle autorizzazioni alle emissioni deve avvenire in sicurezza. La postazione a servizio del punto di prelievo sul camino di emissione in atmosfera è considerata, infatti, dalle norme luogo di lavoro, in quanto è utilizzata secondo la periodicità̀ prescritta all’autorizzazione provinciale da personale dell’azienda (o da ditte esterne per conto della stessa) per i campionamenti di autocontrollo, inoltre è utilizzata dagli organi di controllo per effettuare le misure di valutazione del rispetto del valore limite di emissione.
Di conseguenza i punti di prelievo devono essere dotati di sistemi di accesso o postazioni di lavoro per gli operatori in modo da garantire il rispetto delle norme previste in materia di sicurezza ed igiene del lavoro (D.Lgs. 81/08 s.m.i.).
Inoltre dal punto di vista pratico deve esserci sufficiente spazio per il posizionamento e la movimentazione delle sonde e dei Pitot.
Tre diversi esempi di punti di piattaforme nel caso di più punti di prelievo.
Questo aspetto ha un notevole impatto soprattutto sugli impianti esistenti con postazioni di prelievo poco raggiungibili o non a norma che per essere adeguate necessitano di importanti interventi con l’inserimento di :
- parapetti e passarelle che permettano un percorso sicuro
- scale di accesso ai tetti o alle passarelle
Quando si trattano i temi relativi al camino di emissione in atmosfera in Italia è necessario far riferimento al D.lgs. 152/06 parte V, successivamente in parte modificato dal correttivo D.lgs. 128/10
Il camino di emissione in atmosfera è uno degli elementi fondamentali nei progetti degli impianti di aspirazione per fumi, polveri, esalazioni o altri inquinanti che devono essere aspirati e filtrati.
Dal punto di vista pratico è importante per le aziende ricordare che le linee guida per il camino di emissione in atmosfera sono da applicarsi per:
- la realizzazione di nuovi impianti di aspirazione e quindi di nuove postazioni di prelievo
- all’atto del rinnovo delle autorizzazioni esistenti
- per correggere impianti autorizzati prima dell’entrata in vigore del D.lgs. 128/10.
Anche se ricordiamo che a livello locale possono esserci delle differenze, in via generale possiamo riassumere in alcuni punti principali i requisiti richiesti per il camino di emissione in atmosfera negli impianti di aspirazione:
L’altezza del camino di emissione in atmosfera deve
essere superiore di almeno 1 mt rispetto al colmo dei tetti, dei parapetti e di
qualunque altro ostacolo o struttura presente a meno di 10 mt di distanza.
Deve inoltre essere installato ad una quota non inferiore a quella del filo
superiore dell’apertura più alta dei locali abitati, situati a distanza
compresa tra 10 e 50 m (D.Lgs. n. 152/06 parte V, Allegato IX Impianti termici
civili, Parte II requisiti tecnici e costruttivi, punti 2.9. e 2.10).
Per quanto attiene ai Punti di prelievo,occorre
prestare molta attenzione a dove è posizionato lungo la tubazione, come è
realizzato e quante prese fumi sono necessarie.
Dal punto di vista normativo la norma di riferimento è la UNI EN 15259:2008 e
indica i criteri che dovrebbe seguire un progettista nel posizionare il punto
di prelievo applicato al camino di emissione in atmosfera.
-preferire, quando possibile, condotti verticali
– zone dove è possibile realizzare piattaforme di lavoro per i tecnici
– lontano da qualsiasi disturbo che possa determinare un cambio di direzione del flusso
– posizionato a 5 diametri idraulici a monte e 2 a valle di un tratto rettilineo di condotto; nel caso di sbocco diretto in atmosfera, i diametri a valle salgono a 5
– in condotti di forma e superficie trasversale costanti. Ogni emissione deve essere numerata e identificata univocamente con scritta indelebile del numero di emissione e del diametro del camino sul relativo manufatto in prossimità del punto di prelievo.